Utilizzando questa applicazione non potranno esserci dubbi: grazie alla Intelligenza Artificiale e ad algoritmi brevettati a livello internazionale, TrueScreen analizza le immagini acquisite verificandone (e certificandone) l'autenticità insieme alle caratteristiche di acquisizione. Se non possiamo ancora contrastare efficacemente le fake news forse si può con le fake image…
di Enzo Argante
Le immagini diffuse dalla rete posso trarre in inganno e – manipolate digitalmente – rappresentare situazioni diverse dalla realtà. Un problema molto serio sia in campo legale che, più semplicemente ma massicciamente, nella diffusione di quelle che possiamo definire ‘fake image’. Truescreen, startup fondata da Fabio Ugolini e Giuseppe Travasoni, è un’applicazione che serve a certificare qualsiasi file multimediale acquisito tramite smartphone o tablet attribuendogli valore legale e probatorio. Utilizzandola nel momento della produzione garantisce la veridicità delle immagini e permette di aprire un cono di luce sulle false immagini - e quindi informazioni non corrette - rendendole incontestabili. Non a caso l’”esordio” dell’applicazione è avvenuto in occasione della tragica alluvione in Emilia-Romagna dove è stata messa a disposizione dei cittadini per certificare legalmente i danni subiti generando prove certificate. “È molto importante tenere traccia di tutte queste informazioni – afferma Fabio Ugolini - perché i procedimenti di risarcimento danni saranno complessi e richiederanno molte informazioni facilmente contestabili, anche per evitare che qualcuno se ne approfitti. Certificare con valore legale le fotografie dei danni permette di avere a disposizione informazioni autentiche e affidabili grazie a un metodo riconosciuto internazionalmente. In questo modo sarà praticamente impossibile contestare queste informazioni”.
Utilizzando gratuitamente il servizio messo a disposizione, si può ottenere un rapporto tecnico PDF che include tutte le foto e i relativi metadati (geolocalizzazione, dati e orario...); certificare con marca temporale (per garantire la certezza dei dati) e sigillo digitale (per assicurarsi che nessuno modifichi le informazioni in futuro) applicate da un Ente Certificatore Ufficiale.
Grazie alla IA e ad algoritmi proprietari e brevettati a livello internazionale, TrueScreen analizza i contenuti acquisiti verificandone l'autenticità insieme alle caratteristiche di acquisizione. Se l'esito è positivo, l'utente riceve un documento di valore forense. Quindi, i documenti vengono firmati digitalmente, marcati temporalmente e incorporano tutti i parametri tecnici utili a definire precisamente il contesto in cui si è verificata l'acquisizione, in accordo alle principali direttive internazionali in ambito di conservazione della prova digitale. Tra i file che si possono certificare: screenshot e registrazioni dello schermo, foto e video in tempo reale, registrazioni audio e localizzazione. I pericoli in rete sono molteplici e spesso imprevedibili: dalla violazione della privacy al phishing, dalle truffe online alle fake news, deepfake, virus, trojan e malware. Fra tutte, le fake news, con la manipolazione dei contenuti, possono influenzare l'opinione pubblica e mettere a rischio la fiducia nelle informazioni digitali. Per contrastare questi pericoli, è importante adottare misure di sicurezza informatica, educare gli utenti a riconoscere le potenziali minacce informatiche e adottare tecnologie sostenibili per la sicurezza informatica. “Se la sostenibilità si riferisce all'utilizzo delle risorse in modo da evitare di esaurirle – afferma ancora Fabio Ugolini - per soddisfare strategicamente i bisogni dell'oggi, in vista anche dei bisogni del domani. La sostenibilità informatica, invece, si riferisce all'adozione di pratiche e tecnologie sostenibili per la sicurezza informatica, per mitigare i rischi, minimizzare i costi e massimizzare l'efficacia delle procedure intraprese oggi, in vista anche dei bisogni del domani”.
La tecnologia di TrueScreen ordina un combinato disposto di analisi (di contenuto e dispositivo) secondo una combinazione di parametri; una volta accertata l’integrità del file si passa al secondo step, cioè la marca temporale e la firma digitale, utili a certificare il corretto procedimento del primo step, quello strategico, creando così una catena di custodia del valore probatorio. “Sappiamo che il 94% dei contenuti che vediamo su internet provengono da dispositivi mobili – dice Ugolini - se vogliamo limitare il deepfake, bisogna agire con software facilmente accessibili da questo tipo di dispositivi. Ci piace pensare che chiunque possa aver la verità a portata di mano. Con un semplice click. Perché se hai l’applicazione sul tuo smartphone, potrebbe non servirti mai, ma nel caso servisse…”.
I settori d’applicazione legale sono molteplici, soprattutto in riferimento a danni di ogni tipo: automobilistici, immobili, grandi strutture, ma anche stalking, revenge porn, cyber bullismo. “La nostra missione – affermano a Truescreen - è quella di ristabilire la fiducia nelle comunicazioni digitali, fornendo ad aziende, governi, associazioni e privati una tecnologia avanzata e accessibile, indispensabile per prevenire frodi, contestazioni e disinformazione in tutte le relazioni economiche e sociali. La nostra ambizione è quella di diventare lo standard mondiale per l'acquisizione e la gestione di informazioni digitali certe ed incontestabili”.
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